Hai deciso di rimetterti in forma e non vuoi più perdere tempo.
Questa volta hai deciso di affidarti ad un professionista per raggiungere velocemente il tuo obiettivo, tornare in forma senza rischiare di farti male e ottenere il 100% dai tuoi sforzi.
Ottimo! Il primo passo verso la migliore versione di te l'hai compiuto, ma come sceglierai il personal trainer che fa per te?
Oggi più di ieri l’offerta è gigantesca, ogni giorno sul web appare un nuovo “guru del fitness” che promette a tutti un fisico da copertina e una salute di ferro. Con le palestra chiuse, senza punti di riferimento è facile sbagliare e investire male i proprio soldi. Ma non preoccuparti perché portando l'attenzione ai seguenti punti sono convinto che farai la scelta giusta!
1. Titolo di studio
Spesso lo si dà per scontato, ma non è detto che il personal trainer che vediamo pubblicizzato sui social sia laureato.
Sebbene ci siano brave persone autodidatte che svolgono un discreto servizio, specie se si tratta di lavori posturali o di recuperi funzionali attivi secondari, è necessario essere seguiti da chi ha le competenze necessarie.
Gli attestati e le varie certificazioni professionali riconosciute possono integrare la formazione, ma non riusciranno mai a rimpiazzare la preparazione accademica.
Se il sito internet del professionista che state contattando non mostra il curriculum vitae, non esitate a chiedergli quale sia la sua formazione.
2. Esperienza
Cerca di capire se il PT che stai contattando ha esperienza nel campo di tuo interesse. Pur sapendo i fondamentali tecnici un professionista che da sempre si occupa solo di bodybuilding, per esempio, potrebbe essere in difficoltà alle prese con la rimessa in campo di un calciatore dopo la riabilitazione fisioterapica a seguito di un intervento al legamento crociato anteriore del ginocchio. In generale però, a meno che tu non sia un atleta o una persona con particolari problemi, più che all’esperienza in termini di tempo porterei l’attenzione sul grado di aggiornamento. Mi spiego meglio: un ragazzo di 30 anni che lavora da 7, laureato a 23, che ogni anno investe parte dei suoi guadagni in aggiornamenti e corsi di perfezionamento è di gran lunga più consigliabile del cinquantenne che dopo il diploma ISEF (titolo equipollente alla laurea in scienze motorie conseguito prima del 2000) ha aperto una palestra e non ha più toccato un libro o letto un articolo scientifico, rimanendo barricato nelle proprie convinzioni anni ottanta.
3. Recensioni
Se un amico o un’amica ti consigliano direttamente il professionista sei già a buon punto perché vuol dire che hanno apprezzato il suo approccio e sono entusiasti di condividere la loro esperienza con te. Attenzione però a non sopravvalutare questa indicazione perché è pur sempre una sola “campana”. Meglio integrare con altri punti di vista. Puoi visitare la sua attività su Google e leggere i pareri di altri clienti.
Il web è pieno di recensioni false, ma quelle di google a mio avviso sono le più veritiere. Non badare al numero, ne bastano una decina per renderti conto se il servizio è apprezzato sia da donne che da uomini, sia da giovani che da meno giovani. Per farti un esempio puoi leggere le recensioni scritte da alcuni miei clienti qui.
Attenzione: ci sono tanti bravi PT che non sono presenti o sono appena approdati su internet per cui non hanno nemmeno una recensione, ma questo non toglie nulla alle loro capacità.
In ogni caso affidati all’impressione che avrai durante il primo colloquio (punto 4).
4. Serietà e discrezione
Se durante il primo colloquio hai la sensazione che ti voglia vendere a tutti i costi il servizio scappa a gambe levate. Se il PT ha i requisiti giusti non ha bisogno di comportarsi in questo modo. I risultati di un percorso con l’allenatore personale si raggiungono quando c’è una buona adesione del cliente al programma di lavoro quindi le sensazioni che dovresti percepire sono quelle di sicurezza e onestà intellettuale. I risultati promessi devono essere razionali e raggiungibili, diffida da metodi stravaganti che ti faranno perdere 20 chilogrammi in 20 giorni.
Anche la discrezione è un’aspetto molto importante.
I PT non sono tenuti al segreto, ma è fondamentale che le informazioni che il cliente condivide con l’allenatore siano celate.
Che si tratti di dati antropometrici (peso e altezza per esempio) o di informazioni personali emerse chiacchierando durante l’allenamento, dalle più banali alle più riservate, devono essere custodite con il massimo rigore.
5. Aspetto fisico del PT
L’aspetto fisico dell’allenatore o dell’allenatrice è fonte di ispirazione, ma non ci deve trarre in inganno. Nell’ambito del body building, per esempio, masse muscolari gigantesche, generano una sorta di messaggio subliminale del tipo:”se fai quello che ti dico diventerai come me”. Nulla di più sbagliato, ma del resto pochi si farebbero allenare da una persona in sovrappeso o fuori forma.
In definitiva, senza eccessi, l’allenatore deve impersonare il concetto di salute e benessere ed avere soprattutto una buona presenza per poter trasmettere fiducia, motivazione e tecnica.
6 Costo
I servizi di un personal trainer sono differenti. Se guardiamo il costo della classica e unica seduta, questo può variare dai 40 agli 80 euro (preferibilmente comprensivi di un programma di allenamento da svolgere in autonomia che rimanga al cliente in formato cartaceo o PDF).
Esistono anche forme di retribuzione a pacchetto, per esempio 10 o 20 sedute o addirittura pacchetti annuali che fanno scendere il prezzo unitario in modo sostanziale.
Un aspetto fondamentale da tenere in considerazione è la gestione digitale del cliente: sopratutto ora che i centri fitness sono chiusi diventa fondamentale potersi vedere in videochiamata. Il PT deve padroneggiare senza problemi i sistemi informatici.
Nel mio caso, per esempio, in questo periodo ho attivato due tipi di consulenza a distanza: una SMART e una PRO che includono, oltre alla videochiamata, l’uso della mia applicazione per smartphone e tablet INFIT per due mesi. In questo modo i clienti possono vedere i video e sentire le indicazioni specifiche e personalizzate ovunque essi siano. Puoi cliccare qui per tutte le informazioni.
Diffida di chi vende programmi di allenamento in PDF senza mai aver visto, nemmeno in videochiamata, chi dovrà svolgere effettivamente quegli esercizi; anche un solo euro sarebbe troppo perché non c’è nessun lavoro intellettuale di personalizzazione quindi tutto è precompilato e automatizzato. Piuttosto scarica una qualsiasi app gratuita di fitness e svolgi i programmi che ti propone.
Esistono anche pazzi scatenati che chiedono centinaia di euro per una consulenza miracolosa di mezz'ora. Ecco, quella si chiama truffa.
Spero che questo post ti sia stato d’aiuto, ti auguro il meglio.
A presto,
Marco.
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